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"L'aveva conosciuto quel pomeriggio, dopo una notte tormentata da concatenati incubi di guerrieri conquistatori e rovine abbandonate. Non lo riconobbe, non somigliava per nulla a colui che aveva sognato. Veniva da lontano e portava con sé una storia millenaria ma a lui ancora ignota." Spazi neri e spazi bianchi si sovrappongono in un fluire ininterrotto di surreali sensazioni: umanità urlante, tradita e innamorata, che si racconta attraverso la prosa sorprendente di una giovane scrittrice argentina, Regina Cellino. Il contrasto tra folla e solitudine, il passare del tempo, la nevrosi, il senso di estraneità, la crisi, L'attesa si interroga sulle inquietudini del mondo moderno e le sei microstorie si intrecciano in una conturbante e indissolubile unione alle preziose grafiche dell'artista Margherita Mari. Tante piccole istantanee che tra sogno e realtà fanno di questo libro uno specchio, un luogo magico e fantasmatico in cui perdersi e forse, in qualche caso, ritrovarsi.